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Lenticchie
Sono il primo cibo cucinato dall’uomo 4000 anni fa. Fu l’alimento base per i popoli Nomadi nel Neolitico. La coltivazione ebbe inizio nell’antico Egitto. Di seguito vennero importate nel Mediterraneo e in tutto il mondo. La lenticchia divenne anche elemento di interpretazioni. Gli Ebrei li mangiavano quando erano in lutto. Nel Medioevo venivano date da mangiare ai poveri poiché permettevano di nutrire bene a un costo basso.
Durante il rinascimento, il medico Petronio li definì cibo caldo e secco adatto a coloro che vogliono vivere castamente. In Francia ai tempi di Luigi XIV le lenticchie venivano date ai cavalli, considerate un cibo pessimo. Tuttora abbiamo una credenza popolare. Dato che a parità di peso degli altri legumi si presentano in numero maggiore inducono a sperare di guadagnare un pari numero di monete d’oro se mangiate il primo giorno dell’anno.
Oggi lenticchie sono state riscoperte per le loro proprietà nutrizionali, sono ricche in proteine vegetali, contengono carboidrati complessi, fibra e molti micronutrienti. Hanno un ottimo potere saziante e si prestano molto bene per fare delle zuppe, minestre nella stagione fredda.
Ingredienti
- 140 grammi di lenticchie
- un ramo di rosmarino e uno di salvia
- 250 grammi di erbette
- un cucchiaio di olive taggiasche
- 7-8 pomodori secchi
- 1/2 limone fresco
Preparazione
Portate a bollore l’acqua leggermente salata in una pentola ampia e cuocete le erbette per 5-7 minuti.
Rosolate le lenticchie in padella antiaderente senza olio con un pò di pepe, poi aggiungete l’acqua di cottura delle erbette, il rosmarino, la salvia e cuocete per 25-30 minuti.
Tagliate le erbette cotte a pezzettini piccoli, unitele alle olive, ai pomodori secchi e tenetele da parte con un filo d’olio evo.
A fine cottura delle lenticchie, unitele alle erbette mischiate con pomodori secchi, olive. Aggiungete un pochino di acqua di cottura, un filo di olio crudo e una spruzzata di limone fresco (facoltativo). Impiattate e servite.
Per fare un piatto unico potete accompagnare da pane integrale o di segale.